Marzo 1999 - Anno V, Numero 1 - Trimestrale
B.-P. PARK
Direttore responsabile: Alfonso Rago
Direzione: viale dell’Arte, 56 - 00144 Roma. - Reg. Trib. di Roma n.80/99 del 1.03.99
Redazione: Emilia Bernocchi, Giovanni Castellano, Carlo Guarnieri.
Stampato in proprio - E-mail: astipalea@iol.it
Ci sono Clan che vengono a B.-P. Park e campeggiano con le tende nonostante la neve. Ci sono i reparti che conservano la "buona abitudine" di fare il campo estivo di 12-15 giorni ( e non...di una settimana!) Ma ci sono anche Capi Branco che preferiscono non effettuare le proprie Vacanze di Branco a B.-P. Park perchè non c’è l’acqua calda.... B.-P. giustamente diceva che fare le attività all’aperto non dipende dal buono o cattivo tempo, ma dal possedere un buono o cattivo equipaggiamento.... Parafrasando B.-P. possiamo dire che non esistono buone o cattive Unità scout in quanto "figlie" di una buona o cattiva Associazione scout, ma esistono buoni o cattivi Capi scout.... e B.-P. Park ne è un punto di osservazione privilegiato.
B.-P spunti
Mentre vivete la vostra vita su questa terra, cercate di fare qualcosa di buono che possa rimanere dopo di voi.
(Scautismo per ragazzi, Nuova Fiordaliso)
Le uscite sulle strade aperte vi arrecano la gioia della forma fisica sia per il fiato che per i muscoli, e quale meravigliosa sensazione è quella di sentirsi in forma perfetta! Ed inoltre vi portano il divertimento derivante dall’osservazione di uccelli, piante, persone, insieme con l’avventura di nuovi posti e nuovi scenari e con la presa di coscienza esaltante delle bellezze e delle meraviglie della natura. E tutto ciò potete averlo per così dire alla porta di casa, qui nel vostro paese.
Ma, al di là di tutto ciò, le uscite vi mettono in contatto con persone diverse, con le loro svariate esperienze, che non sono solo interessanti, ma spesso assai utili. Tali contatti sono in se stessi educativi, e solo uno sciocco potrebbe trascurare l’occasione di far parlare le persone che egli incontra per la strada, quale che possa essere la loro apparenza, età o estrazione sociale.
(The Scouter, ott. 1930)
Attivita’ a B.-P. Park
Branca E/G: fine settimana per Sq e Alte Sq - VII Trofeo di B.-P. Park
"Essere competenti per essere utili" è questo il titolo di questa edizione del trofeo di B.-P. Park che verrà assegnato l’8 e il 9 maggio ‘99, in occasione, come le precedenti edizioni,del fine settimana organizzato dalla pattuglia regionale E/G dell’AGESCI Lazio. Ci saranno cinque filoni di competenza e cioè:
Le adesioni vanno inviate a Fabrizio Tancioni tel 0666012937.
Branca R/S: il campo Ora et Labora
Il campo Ora et Labora a B.-P. Park è alla sua terza edizione, si svolgerà da mercoledì santo (31.03) a sabato santo (03.04); lo Staff del campo è composto da Bruno D’Attilia, Elio Caruso, Piero Marone , Gaetano Cecere, Iacopo Cecere e padre Zeno Carcereri o.f.m. (di Monselice Pd).
Durante questi tre giorni si alterneranno momenti di lavoro (opere di manutenzione ordinaria e straordinaria a B.-P. Park), a momenti di preghiera (anche attraverso la partecipazione ad iniziative del vicino monastero di S. Vincenzo martire); il tutto in ambiente e stile scout, è un’occasione di incontro e di confronto tra rover e scolte.
PROGRAMMA DI MASSIMA (pubblicizzato anche su Camminiamo Insieme - periodico della Branca R/S dell’AGESCI - e su Aziumut -periodico dell’AGESCI Lazio-):
Mercoledì 31.03 ore 19 accoglienza e montaggio tende; cena in comune: ogni Clan porta una pietanza a scelta tra antipasto, primo o secondo piatto o dolce, per il triplo dei propri componenti; la staff del campo provvederà per il pane ed il vino. Fuoco serale di conoscenza e d’impostazione del campo (ogni Clan partecipa con un canto locale); alle 23.30 silenzio;
Giovedì 01.04 ore 7 sveglia; colazione in comune a cura di un Clan a rotazione; preghiere; lavoro dalle 9 alle 13; pranzo per Clan; lavoro dalle 15 alle 18; cena in comune a cura di un Clan a rotazione; attività religiosa serale;
Venerdì 02.04 ore 7 sveglia e colazione; preghiere; lavoro dalle 9 alle 13; "pranzo" in comune; lavoro dalle 15 alle 18; "cena" in comune; attività religiosa serale;
Sabato 03.04 sveglia e colazione alle 7; preghiere; dalle 9 alle 12 lavoro; smontaggio campo; pranzo in comune a cura dello Staff del campo e cerchio finale.
Mentre andiamo in stampa si sono chiuse le iscrizioni, abbiamo 8 clan e un Noviziato R/S e precisamente:
Foglianise 2, Gragnano 1, Robegano, Roma 43/59, Soave 1, Stroncone, Terni 2, Tolfa 1, Noviziato Villanova.
Percorso naturalistico
Sarà realizzato a B.-P. Park un percorso naturalistico il cui progetto è curato da Iacopo Cecere (Capo scout, laureando in scienze biologiche e impegnato con associazioni naturalistiche) e la cui realizzazione sarà curata dal Clan e dal Noviziato del Roma 136 già a partire dal 20 -21 /03/ ‘99.
Saranno realizzate delle bacheche in legno che verranno dislocate in vari punti di B.-P. Park su cui saranno riportate schede tecniche riguardanti la flora e la fauna di B.-P. Park. Riportiamo qui di seguito il progetto delle bacheche:
Comunicazioni in breve
L’ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI SI TERRA’ MERCOLEDI’ 14 APRILE ‘99 ALLE 18,00 - in seconda convocazione - PRESSO LA SEDE PROVVISORIA DEL COMITATO REGIONALE AGESCI IN VIA NOMENTANA 175, ROMA.
Agli interessati verrà inviata la lettera di convocazione; vorremmo invitare tutti i soci a partecipare -anche con proposte- a questo che è l’unico momento dell’anno in cui c’è l’occasione di confronto e scambio: tante teste pensano meglio di una, tante mani lavorano meglio di due. Vi aspettiamo!
INTERVISTA AI NOSTRI AMICI E SOCI
INCONTRO CON DOMENICO SCIUMBATA
di Carlo Guarnieri
Domenico Sciumbata è socio sostenitore dell’Associazione B.-P. Park (oltre che nostro "notaio di fiducia"), ha fatto scautismo per tanti anni e di professione è notaio in Roma. Sono stato a trovarlo nel suo bellissimo studio e, tra telefonate e risposte alle richieste dei collaboratori, è stato ben felice di rispondere ad alcune domande.
Qual’è stato il tuo itinerario scout?
Sono stato esploratore nel famoso Roma 7 di Salvatore Salvatori, a metà degli anni ‘50, e poi ho continuato nel Roma 21 che a quei tempi era all’Istituto San Giovanni Evangelista in via Livorno e di cui conservo ancora, come un trofeo, il fazzolettone azzurro con due strisce bianche.
Che combinazione! Anch’io ho fatto parte dei due gruppi citati, più o meno in quegli anni...
Allora forse ci siamo incrociati...anche se dopo alcuni anni di scautismo terrestre i miei genitori, preoccupati per una grave bronchite presa ad un campo in montagna, mi hanno iscritto al Reparto nautico che allora aveva sede a Santa Maria del Popolo e che aveva come Capo Elio Caruso. Risale ad allora l’amicizia con Elio che continua ancora, dopo quarant’anni!
Che tipo di servizio hai fatto?
Dopo il Noviziato ho contribuito a fondare il Branco e ho fatto l’Akela per alcuni anni, fino al periodo del servizio militare. Ho poi continuato ad occuparmi di lupettismo, dando vita ad un secondo Branco quando il gruppo si è spostato a ponte Milvio. Ho fatto anche il Capo Reparto e il Maestro dei Novizi, fino al ‘65.
Per quale motivo hai lasciato il servizio di Capo?
Ho lasciato perchè, per i tanti impegni, non riuscivo a studiare ed a laurearmi. Dopo la laurea sono rimasto in buoni rapporti con tutti gli amici del gruppo, ma non ho più ripreso il servizio. Ancora oggi, per iniziativa di uno degli Assistenti di allora, don Franco Zucchelli, ci ritroviamo periodicamente per scambiarci le idee e stare in allegria.
Capisci bene quindi che, quando è nata l’idea di B.-P. Park e alcuni capi miei amici si sono buttati in quest’avventura, sono stato ben felice di dare una mano, sia dal punto di vista professionale che da quello di appassionato di vita all’aperto.
Parliamo di B.-P. Park. Che impressione ti ha fatto la prima volta che hai visto il terreno di Bassano Romano?
Un’impressione bellissima dal punto di vista del paesaggio, dei boschi, dei prati: un pezzo di ambiente naturale, quasi intatto, tipico della campagna che sta a mezza strada tra Roma e Viterbo, con profondi canaloni scavati nel tufo, i prati con le pecore, i boschetti di roverelle e di farnie e un sottobosco ricco di vegetazione che offre cibo e rifugio a tante specie di uccelli ma anche di piccoli animali. Da questo punto di vista ho riportato un grande entusiasmo e la voglia di dare il mio piccolo contributo.
E quando sei tornato più di recente?
Il posto è sempre bellissimo, ma purtroppo si cominciano a vedere i danni provocati dai ragazzi che non sempre hanno rispetto per la natura e sporcano, tagliano, scavano... evidentemente perchè gli stessi loro Capi non hanno quell’amore per il creato che era invece una delle qualità più belle dello scautismo dei miei tempi. Sanno magari parlare di ecologia, di ambiente, ma le cose più semplici ed essenziali vengono talora dimenticate. Per fortuna un Capo dello staff di B.-P. Park è sempre presente e vigila perchè i danni siano limitati e si ponga subito rimedio.
Cosa servirebbe per rendere B.-P. Park più funzionale alle attività all’aperto degli scouts?
Il terreno è già perfettamente funzionale alle attività all’aperto e io starei soprattutto attento che chi campeggia e fa attività ne abbia cura e rispetto. Forse l’unico intervento che posso suggerire è di mettere dei piccoli cartelli per illustrare le varie essenze arboree, specialmente quelle di maggior pregio, per aiutare i ragazzi a riconoscerle ed a dare loro un nome. Magari si potrebbe piantare qualche essenza tipica della zona, che con il tempo o per opera degli uomini è scomparsa (n.d.r.: abbiamo in progetto di realizzare a B.-P. Park un percorso naturalistico di cui si parla proprio in questo numero a pag. 3).
Cosa pensi dell’idea di attrezzare B.-P. Park per accogliere gli scout e le guide che verranno a Roma per il Giubileo?
Il terreno deve essere messo a disposizione, in spirito di servizio e di fraternità, ma con delle regole ben precise, con persone che le fanno osservare, pena l’allontanamento dal campo di chi non rispetta la natura. Sono contrario all’idea di una natura da ammirare da lontano e da conservare senza poterla godere, come spesso è nella testa di un certo ambientalismo. Nei boschi bisogna poter camminare e campeggiare, ma osservando con scrupolo le regole del buon campeggiatore, quelle che ci insegnavano i nostri Capi, tanti anni fa.
Certo, ci sarà il problema di adeguare le attrezzature (n.d.r.: a questo proposito nel paginone centrale riportiamo il nuovo progetto di B.-P. Park, fatto anche in vista del Giubileo). Ma con la buona volontà tutto si può fare, ripristinando subito i punti di passaggio più intenso e migliorando, su alcuni tratti del prato, il deflusso delle acque, per evitare che il terreno venga portato via.
B.-P. Park è nato anche per venire incontro alle necessità dello scautismo, ora che le leggi regionali impediscono o limitano il campeggio libero nella maggior parte del territorio ancora verde. Pensi che questa esperienza debba essere estesa e che consiglio vuoi dare a chi volesse seguire l’esempio del B.-P. Park?
Certo occorre che nascano tanti luoghi per la vita all’aperto e l’osservaziojne della natura, a cura delle amministrazioni regionali, ma anche delle associazioni di volontariato più sensibili a questa problematica. E’ necessario fare un censimento delle disponibilità e delle possibilità, sia per procedere all’acquisto, sia per ottenere questi terreni in uso. Propongo però un coinvolgimento anche finanziario delle famiglie perchè, quando si dà un contributo anche minimo, si sta un po’ più attenti a conservare il bene ed a difenderlo. Anche i ragazzi devono imparare che nessuno regala niente, che non bisogna aspettarsi tutto dallo Stato, che qualche cosa cada dal cielo... e che tutte le cose belle costano. Soldi certo, ma anche impegno, sacrificio, disponibilità.